07 agosto 2024
Da due giorni è tornato a svolgere il suo lavoro nei servizi di Riabilitazione della Asl di Viterbo, ma nelle scorse settimane l’azienda sanitaria locale lo ha volentieri “ceduto” temporaneamente alla Federazione italiana di scherma, nella quale, da quasi un quarto di secolo, è parte integrante del settore medico, diretto da Antonio Fiore, che segue la Nazionale.
È Maurizio Iaschi, fisioterapista, che numerosi cittadini assistiti della Tuscia conoscono per essere “passati” tra le sue mani. Le stesse che si prendono cura degli schermidori italiani, molti dei quali iridati e campioni affermati a livello internazionale, dall’olimpiade di Sindney 2000.
“Da allora – spiega Iaschi -, a parte l’edizione di Rio de Janeiro del 2016, ho sempre fatto parte dello staff medico della nazionale di scherma. Complessivamente in 6 edizioni dei giochi olimpici estivi: Sidney, Atene, Pechino, Londra, Tokyo e, quest’anno, Parigi. Un impegno importante, anche considerando il tempo sottratto alla famiglia, ma decisamente entusiasmante, sotto il profilo professionale e, soprattutto, umano, con dei rapporti che, negli anni, sono diventati dei legami di vera e propria amicizia. Molti degli attuali commissari tecnici, ad esempio, li conosco da quando erano agli inizi della loro carriera e, con loro, ho condiviso i tantissimi successi e anche i momenti più delicati. Ringrazio l’Azienda sanitaria, i dirigenti e i miei colleghi della Riabilitazione. È grazie a loro che ho potuto accogliere l’invito della Federazione a far parte della squadra di scherma che ha partecipato ai giochi olimpici e rappresentare con orgoglio la Asl di Viterbo al Grand Palais di Parigi”.
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