I vaccini costituiscono uno strumento sicuro per stimolare il sistema immunitario a produrre anticorpi contro una malattia, evitando le possibili complicanze di quest’ultima. Le vaccinazioni sono distinte per fasce di età, secondo il Calendario Vaccinale.
Il servizio Coordinamento Programmi di vaccinazione, afferente al Dipartimento di Prevenzione, si occupa della prevenzione delle malattie infettive e diffusive. Organizza campagne vaccinali ordinarie e straordinarie, eroga prestazioni di Medicina del Viaggiatore, svolge indagini epidemiologiche a seguito di notifica di particolari malattie trasmissibili e propone interventi di Sanità Pubblica.
Le vaccinazioni sono offerte gratuitamente o a pagamento, secondo le indicazioni dei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza), approvati a livello nazionale e contenenti il Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale.
Il Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale 2017-2019 recepito nella Regione Lazio prevede modalità di erogazione molto più ampie rispetto al passato e rappresenta una opportunità di salute per i cittadini di tutte le fasce di età. Vengono garantite gratuitamente le vaccinazioni di provata efficacia e in specifiche coorti di nascita, con l’obiettivo di raggiungere adeguati livelli di copertura nelle fasce di età più a rischio per determinate patologie.
Tutte le vaccinazioni (obbligatorie, consigliate, anti-COVID) effettuate vengono registrate nell’Anagrafe Vaccinale Regionale (AVR).
L’AVR, consente anche la verifica degli adempimenti agli obblighi vaccinali scolastici, previsti dalla normativa vigente.
L'accesso alla piattaforma è riservato esclusivamente agli operatori sanitari e scolastici dedicati a tali attività, individuati/abilitati da Regione Lazio, ASL e MIUR.
Il morbillo è una malattia infettiva di origine virale altamente contagiosa.
Prima dell’introduzione del vaccino, avvenuta nel 1963, ogni 2-3 anni si verificavano delle epidemie con milioni di morti a livello globale. Le campagne vaccinali su vasta scala, con coinvolgimento attivo e numericamente importante della popolazione pediatrica sono cominciate dai primi anni ’90: si stima che, tra il 2000 e il 2018, la vaccinazione contro il morbillo abbia prevenuto 23.2 milioni di morti e che i decessi causati dal morbillo siano diminuiti del 73% (https://www.vaccinarsinlazio.org/scienza-conoscenza/malattie-prevenibili/morbillo). In Italia, in Europa e nel mondo sono però continuati focolai epidemici di morbillo, dovuti a sacche di non aderenza all’intervento vaccinale.
Attualmente in Italia, dal 1 gennaio 2024 al 31 marzo 2024 sono stati notificati 213 casi di morbillo, di cui l’88% non risultava vaccinato al momento del contagio.
Il 68% dei casi (146 su 213) è stato segnalato da tre Regioni (Lazio, Sicilia e Toscana). L’età mediana dei casi è pari a 31 anni, ma la fascia di età più colpita è risultata quella 0-4 anni, seguita dalla fascia 15-39. Il 26,3% dei casi hanno riportato almeno una complicanza, tra cui epatite, polmonite ed un caso di encefalite in un giovane adulto, non vaccinato.
I dati sopra riportati mettono in luce la necessità di incrementare le coperture vaccinali non solo nei bambini (per i quali è previsto l’obbligo a partire dal 2017), ma anche in tutta la popolazione adulta non protetta. Per il morbillo lo stato di protezione è definito come: a) pregressa vaccinazione con due dosi di MPR (vaccino contro Morbillo, Parotite Rosolia, documentato da certificato vaccinale)
b) stato sierologico di immunità (presenza di anticorpi specifici); c) pregressa diagnosi di morbillo, confermata in laboratorio.
La vaccinazione rappresenta l’unica misura efficace e sicura nel prevenire il morbillo. Il vaccino contro il morbillo – di solito combinato con i vaccini contro parotite, rosolia (MPR) e varicella (MPRV) stimola la produzione di anticorpi contro il virus e il soggetto vaccinato risulta quindi protetto contro la malattia.
Il vaccino contro il morbillo ha sia un effetto diretto, perché protegge l’individuo vaccinato, sia un effetto indiretto a favore della collettività, poiché interrompe la trasmissione del virus.
Il vaccino viene somministrato per via sottocutanea, con una iniezione in regione deltoidea (parte superiore del braccio o nella regione antero -laterale della coscia, nei bambini più piccoli.
Il calendario vaccinale prevede due dosi:
la prima dose tra i 12 e i 15 mesi di età; la seconda dose a 5-6 anni di età.
In situazioni particolari, quando è necessario una protezione più rapida, la seconda dose può essere somministrata dopo un intervallo minimo di 28 giorni dalla prima dose.
Il medico vaccinatore può decidere di vaccinare anche i bambini dai 6 ai 12 mesi nel caso di contatto con soggetto affetto da morbillo.
È pertanto necessario vaccinare contro il morbillo:
- I soggetti mai vaccinati e che non hanno contratto la malattia;
- I soggetti che hanno ricevuto una sola dose.
Il vaccino può essere somministrato contemporaneamente a qualunque altro vaccino (co-somministrazione).
L’infezione da morbillo in gravidanza si associa ad un notevole incremento del rischio di complicanze per la salute materna e, sebbene non danneggi direttamente il feto (come capita per esempio nella rosolia), può comunque disturbare notevolmente il decorso della gravidanza. Se contratto in prossimità del parto, può inoltre causare morbillo neonatale, associato a significativa mortalità e alto rischio di complicanze.
Il morbillo è una malattia estremamente contagiosa, trasmissibile per via aerea, soprattutto nella fase di incubazione prodromica alla comparsa dell’esantema, colpisce i soggetti suscettibili, manifestandosi frequentemente con una sintomatologia importante e con temibili complicanze.
Si stima che una persona non immune all’infezione che entri in contatto con un soggetto fonte di infezione abbia una probabilità del 90% di essere contagiata. Il periodo durante il quale una persona può trasmettere l’infezione va da 4 giorni prima a 4 giorni dopo la comparsa dell’eruzione cutanea. L’unico serbatoio del virus è rappresentato dall’uomo: questo aspetto rende possibile la sua eradicazione, come avvenuto per il vaiolo umano.
I sintomi generalmente compaiono 10-12 giorni dopo il contagio. Inizialmente la malattia può essere indistinguibile da un comune raffreddore ed è caratterizzata da naso chiuso, tosse, febbricola e congiuntivite.
Man mano che la malattia evolve, in genere tra il terzo ed il settimo giorno, la temperatura può raggiungere i 39-41 °C e compare un esantema, cioè un’ eruzione cutanea di varia forma, di colorito rosso vivo, che dura dai 4 ai 7 giorni. L’esantema esordisce tipicamente al volto e poi si diffonde a tutto il corpo. Possono inoltre comparire dei puntini bianchi sulle gengive ed all’interno delle guance.
Circa il 30% dei casi di morbillo segnalati sviluppa una o più complicanze e queste si verificano più spesso nei bambini di età inferiore ai 5 anni, negli adulti sopra i 20 anni, nelle donne in gravidanza e nelle persone con una compromissione del sistema immunitario. Le complicanze più gravi includono epatite, polmonite, otite ed encefalite.
Chiunque voglia avere ulteriori informazioni o voglia vaccinarsi, può fare riferimento ai contatti dei Servizi vaccinali per adulti sul territorio di seguito riportati:
E-mail: servizio.vaccinazioni@asl.vt.it e contatto telefonico: 0761.236278 (Lun-Ven 10.00-12.00)
Sede Viterbo: 0761.236703 (Lun-Gio 12.00-13.00), Civita Castellana: 0761.592346 (Lun-Ven 12.00-13.00), Montefiascone: 0761.1860305 (Lun-Ven 12.00-13.00) e Tarquinia: 0766.846380 (Lun-Ven 12.00-13.00).
È possibile inoltre utilizzare i numeri della Centrale Operativa Territoriale 0761/237020/21/22, al fine di poter indirizzare rapidamente ed in maniera flessibile, gli utenti alla effettuazione delle vaccinazioni.
Vaccinazione COVID – Stagione 2025–2026
A partire dal 1° ottobre 2025 prende avvio la nuova campagna vaccinale anti-COVID per la stagione 2025–2026, che prevede l’utilizzo del vaccino aggiornato alla variante LP.8.1.
La somministrazione del vaccino viene effettuata in via ordinaria dal proprio Medico di Medicina Generale (MMG) o dal Pediatra di Libera Scelta (PLS).
Qualora il medico non fosse disponibile, è possibile rivolgersi ai Centri Vaccinali ASL di riferimento, individuati in base al luogo di domicilio dell’utente.
Chi deve vaccinarsi
La vaccinazione anti-COVID-19 è raccomandata alle seguenti categorie di persone:
La vaccinazione è inoltre consigliata a familiari, conviventi e caregiver di persone con gravi fragilità, ed è comunque disponibile anche per coloro che non rientrano nelle categorie sopra indicate.
In fase iniziale, la campagna vaccinale sarà prioritariamente rivolta alle persone di età pari o superiore a 80 anni, agli ospiti delle strutture per lungodegenti, alle persone con elevata fragilità (soprattutto con immunodepressione marcata) e agli operatori sanitari e sociosanitari.
Come prenotare
Per prenotare la vaccinazione presso uno dei Centri Vaccinali ASL, è necessario inviare una email a servizio.vaccinazioni@asl.vt.it o chiamare i numeri delle sedi vaccinali sottoindicati.
Nell’oggetto della mail deve essere riportata la dicitura “Prenotazione Vaccino COVID”, mentre nel testo vanno indicati il luogo di domicilio, per consentire l’assegnazione al centro più vicino, e un recapito telefonico.
Dopo la ricezione della richiesta, le persone riceveranno la conferma dell’appuntamento nei giorni e orari dedicati alla vaccinazione COVID presso il centro vaccinale assegnato.
Oltre alla modalità di accesso su prenotazione, sarà possibile la vaccinazione ad accesso libero, compatibilmente con la disponibilità e l’afflusso delle persone già prenotate.
Centri vaccinali ASL
I centri vaccinali attivi per la campagna COVID 2025–2026 sono i seguenti:
Co-somministrazione
È possibile ricevere il vaccino anti-Covid insieme ad altri vaccini, incluso il vaccino antinfluenzale, salvo differenti indicazioni del medico curante o specifiche valutazioni cliniche.
Vaccinazioni domiciliari
In questi casi, l’organizzazione delle sedute vaccinali dedicate è curata dalla Centrale Operativa Territoriale Aziendale, che potrà predisporre interventi presso gli ambulatori ASL o attività vaccinali domiciliari itineranti, a seconda delle esigenze.
Per richiedere la vaccinazione domiciliare è possibile contattare la Centrale ai seguenti recapiti:
Email: info.centraleoperativa@asl.vt.it
Telefono: 0761 237020 – 0761 237021 – 0761 237022
Orari di attività: dal lunedì al venerdì, dalle 09:00 alle 13:00.
Al servizio vaccinazioni si accede su appuntamento da fissare direttamente presso le sedi del Centro Vaccinale di proprio interesse.
servizio.vaccinazioni@asl.vt.it
Per maggiori informazioni consultare i seguenti Siti Istituzionali
Ministero della Salute
Istituto Superiore di Sanità
Vaccinarsi
EpiCentro
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