04 dicembre 2025
Obiettivo: testare il piano di emergenza in caso di massiccio afflusso di feriti
Nei giorni scorsi presso l’ospedale Santa Rosa si è svolta l’esercitazione di maxiemergenza sotto il coordinamento della Prefettura e della Centrale Cores nord di Ares 118 e con il prezioso supporto dei volontari della Croce rossa italiana della sezione di Viterbo.
L'esercitazione ha avuto l'obiettivo di testare il Piano di emergenza in caso di massiccio afflusso di feriti (Peimaf) dell’ospedale Santa Rosa il cui obiettivo è quello di garantire l'appropriata gestione di un numero elevato di vittime a seguito di evento catastrofico.
L'evento simulato è stata l'esplosione di una bombola a gas in un appartamento con conseguente crollo dell'edificio interessato.
La Croce Rossa ha messo a disposizione dell’esercitazione un team di volontari specializzati nella simulazione di lesioni corporee mediante l'utilizzo di materiali idonei.
L'esercitazione è iniziata alle ore 11,10 con l’arrivo dell’allarme di maxiemergenza diramato dalla Centrale operativa di Ares 118 e ricevuto sul telefono dedicato collocato nella sala di emergenza del Pronto soccorso viterbese.
Il team leader medico del Pronto soccorso ha provveduto ad avvisare il centralino dell'ospedale che ha trasmesso la comunicazione a tutti i soggetti previsti dal Peimaf e in primo luogo al direttore del Pronto soccorso, al direttore del Dipartimento di emergenza ed accettazione (Dea) e al direttore sanitaro dell’ospedale. È stata, dunque, costituita l'unità di crisi, formata dal direttore di presidio, dal direttore del Dea, dal direttore dell’area tecnica, dal direttore delle professioni sanitarie e dal disaster manager che ha coordinato la risposta organizzativa che ha riguardato tra l'altro: la rimodulazione degli spazi del Pronto soccorso al fine di accogliere i feriti, la mobilizzazione del personale sanitario dai reparti al fine di rinforzare l'organico presente in Pronto soccorso, la ricognizione dei posti letto disponibili per eventuali ricoveri, la verifica delle attività in corso nel blocco operatorio al fine di gestire eventuali emergenze chirurgiche. La risposta clinico-assistenziale in Pronto soccorso è stata coordinata dai team leader medico ed infermieristico.
La Centrale operativa di Ares 118 ha comunicato un allarme di livello 1 con stima dell'arrivo di 10 pazienti di cui 3 in codice rosso. Il primo paziente è giunto alle ore 11,35 e l'ultimo alle ore 12,39. Il cessato allarme è stato dichiarato da Ares 118 alle ore 12,53.
Sono giunti e sono stati gestiti dal Pronto soccorso 11 pazienti di cui: 4 in codice 1 (rosso), 5 in codice 2 (giallo) e 2 in codice 3 (verde). Tra i traumi simulati con elevatissimo livello di verosimiglianza dai volontari della Croce rossa si annoverano: ferita penetrante in addome in donna gravida a 37 settimane, ustioni al volto e alle mani, trauma da schiacciamento agli arti inferiori, ferita lacero-contusa alla clavicola, trauma del bacino, trauma da schiacciamento al polso con ustioni al torace e agli arti superiori.
La risposta del Pronto soccorso e dell'ospedale è stata tempestiva per quanto riguarda l’attivazione del personale con pieno rispetto del sistema di chiamate a cascata. Il personale medico ed infermieristico del Pronto soccorso ha evidenziato piena capacità di gestire la condizione di iperafflusso e la complessità dei singoli casi.
La sequenza degli eventi e la risposta dell'ospedale saranno oggetto di una attenta analisi e valutazione da parte della Asl e di tutti gli enti coinvolti allo scopo di innalzare ulteriormente il livello di tempestività e di efficacia della gestione organizzativa in caso di eventuali futuri (e non auspicabili) eventi calamitosi.
“Queste esercitazioni – commenta la direttrice sanitaria della Asl di Viterbo, Assunta De Luca - rappresentano un momento fondamentale per testare sul campo la nostra capacità di risposta e per migliorare, in modo continuo e concreto, l’organizzazione in situazioni di massima criticità. La collaborazione tra ospedale, 118, Prefettura e volontari della Croce rossa italiana è un elemento essenziale per garantire sicurezza ed efficienza in caso di eventi reali. Ringrazio tutto il personale coinvolto per la professionalità dimostrata e per l’impegno con cui ogni giorno lavora a tutela della salute dei cittadini”.
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