Responsabile Dott. Aristide Pellegrini
La malnutrizione è tutt’altro che una questione dei paesi poveri; possiamo trovare persone malnutrite ogni giorno nelle corsie degli ospedali, nelle RSA o nelle case di pazienti affetti da diverse patologie.
Il deficit nutrizionale colpisce pazienti, spesso anziani, che a causa di patologie acute o croniche, non possono nutrirsi in modo adeguato.
Può trattarsi di soggetti con patologie nfiammatorie intestinali, neurologiche, sottoposti ad interventi chirurgici o disfagici;
tuttavia un’ampia percentuale di pazienti malnutriti è rappresentata anche da malati oncologici con un progressivo decadimento dello stato nutrizionale correlato alla neoplasia stessa e agli effetti collaterali delle terapie.
La malnutrizione coinvolge diversi aspetti, clinici ed economici.
Dal punto di vista clinico questi pazienti hanno un inferiore tasso di risposta alle cure, maggiore compromissione della risposta clinica, oltre che un peggioramento della qualità di vita.
Dal punto di vista economico un paziente malnutrito necessita di una degenza ospedaliera più lunga con maggiore frequenza di complicanze post-operatorie, alto tasso di riospedalizzazione e costi più elevati per il SSN che, per i soggetti malnutriti, possono superare fino a 2-3 volte lo standard.
In Europa si stima una spesa di 170 miliardi di euro per oltre 30 milioni di pazienti. I servizi sanitari europei devono costantemente fronteggiare le conseguenze cliniche negative dovute alla piaga della malnutrizione che, con una presa in carico precoce del problema, potrebbero gravare decisamente meno.
Il Centro di Nutrizione Clinica e Accessi Vascolari della ASL di Viterbo segue circa 400 pazienti di cui 85 in Nutrizione Enterale totale tramite sondino naso gastrico e/o sonde gastrostomiche per patologie neurodegenerative o oncologiche, 200 pazienti affetti da disfagia di grado medio/grave trattati con supporto di Alimenti a Fini Medici Speciali (AFMS), 60 pazienti oncologici in trattamento radio e chemio terapico supportati con AFMS specifici, 20 pazienti con patologie infiammatorie intestinali, 7 con insufficienza intestinale grave in Nutrizione Parenterale totale, 15 minori seguiti in collaborazione con l’ospedale
Bambino Gesu’.
Il Centro, inoltre, si occupa del posizionamento degli accessi vascolari a medio/ lungo termine, non solo in ambito ospedaliero, bensì sul territorio. Al fine di garantire la continuità terapeutica vengono posizionati accessi venosi tipo PICC e/o MIDLINE anche in fase di dimissione ospedaliera, utili all’esecuzione di prelievi ematici, somministrazione di eventuale terapia venosa, antalgica e nutrizione parenterale, esami strumentali.
Grazie all’impianto di tali device il paziente può beneficiare di una dimissione precoce e proseguire le terapie del caso al proprio domicilio.
Il Centro di Nutrizione Clinica e Accessi Vascolari ha l’obiettivo di individuare precocemente gli stati di malnutrizione nei diversi setting assistenziali a livello ospedaliero e territoriale, programmare una formazione continua per gli operatori sanitari e per i Caregiver cosi da fornire la migliore assistenza secondo evidenze scientifiche, procedure e protocolli come in riferimento alla delibera del DG n 111 del 25/01/2021 “Istituzione Centrale Operativa e dei Servizi (C.O.S.) rete integrata Ospedale Territorio Aziendale” e alla delibera del DG n 2707 del 31/12/2021 “Attuazione del Piano Territoriale - fase 3 - Integrazione Ospedale -Territorio - Il sistema delle Centrali Operative e i Percorsi di Transitional Care” dove si rende chiaro l’obiettivo di ridurre al minimo l’ospedalizzazione e di promuovere l’assistenza domiciliare.
Tarquinia (Ospedale)
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Viterbo (Ospedale Belcolle)
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